venerdì 6 aprile 2007

Pharrell Williams

Se voleste sapere in che direzione si muoverà la black music nel futuro prossimo, non dovreste far altro che andare a frugare nel PC di Pharaoh Williams, meglio noto come Pharrell, componente di spicco del duo di produzione The Neptunes.

Come un Re Mida della consolle di mixaggio, Pharrell sembra possedere il dono di trasformare in oro tutto ciò che tocca: che si tratti delle cantilene gangsta di Snoop Dogg o del'hip-hop da classifica di Nelly, del rap hardcore di N.O.R.E. come del funk in falsetto di Timberlake, la produzione di Pharrell è destinata inevitabilmente ai piani alti delle charts internazionali.

Ciò che colpisce di Pharrell è la capacità di condensare una sconfinata ecletticità (dal suo stereo passa di tutto, dal funk alla classica) in un suono coerente e riconoscibilissimo, capace di essere colto ed accessibile allo stesso tempo.

Ecletticità che si manifesta anche nel suo essere attivo, oltre che come produttore, nei panni di MC (col nick di Skateboard P), cantante (nel suo gruppo N.E.R.D. e, adesso, anche nel suo progetto solista, In My Mind) e persino come batterista.

Phleks

1 commento:

Anonimo ha detto...

io starei attento a dire che quello che "tocca" Pharrell diventa oro.
se si intende con oro i primi posti nelle charts allora si.
La sua storia e la sua musica non la conosco approfonditamente, quindi non posso dare un parere su tutta la sua musica.
Ma a mio giudizio, quello che ho sentito non mi fa gridare molto al capolavoro....
ILARIO FERRARI