giovedì 5 aprile 2007

Divine Download

La stregoneria o la potenza della spiritualità intrisa con la credenza dell'azione divina creano metodi per facilitare cure e per trapianti virtuali.

Il bello di una notiza del genere, di un medico esperto di agopuntura come Sha Zhi Gang mi rende non scettico ma ancora più impegnato e curioso sulle sorti e sul rapporto tra credere e ragionare.

Anche perchè molti medici e molte autorità scientifiche, compresi neurologi come Peter Huboda, sostengono che queste applicazioni siano un approdo felice per quella integrazione riduzionista tra mente e anima o divino ridotto a sinapsi, ma comunuqe di grande aiuto per facilitare la guarigione di un malato.

Il risvolto interessante della faccenda è che effettivamente il signor Sha crede di aver parlato con Dio e di avere tali poteri.

Ma lo stile nuovo di questa gioiosa religiosità passiva (perchè applicata alla cura e all'arte del curare più che del curarsi dall'interno) va al di là dei predicatori cristiani sparsi per il mondo e mediaticamente miracolanti.

Lo stile dello stregone è affiancato alla tecnica e ne ruba la terminologia, benedicendo come un antivirus, curando a parole inviando un software all'interno dell'organo malato.

Mi chiedo allora quale male ci sarebbe nel definire una qualsiasi spirituale missione, anche quella di leggere in modo spensierato le Sacre Scritture, come un nuovo approdo della medicina e dell'arte curativa.

La risposta ce la da lo stesso stregone:

"Hundreds of thousands scientists are saying, 'How can I get Dr. Sha's divine download?' This is a new service for humanity. It has never been done before in history" Wired

Il guaio è che il suddetto agisce in buona fede e con fede, ma non con storia e con scienza (nonostante la usi nello stile). E il guaio peggiore viene dall'atteggiamento della stessa comunità scientifica che si apre a tali pratiche, a tali servizi per l'umanità giudicati più fruttuosi di una funzione nella parrocchia del proprio quartiere.

Perciò attenzione cara scienza a non scambiare un nuovo atteggiamento come una conquista dell'umanità a senso unico. La fede è sempre fede (mai stile, men che meno moda) e sono millenni che funziona, ponendosi proprio con la scienza protezionista, come farebbe un amico impertinente e pedulante (ma sincero), in un rapporto di reciproco scambio e reciproca leggittimazione.

Davide De Caprio

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