martedì 3 aprile 2007

Notizie senza restrizione: Emi, Google e fotoni

Ecco perchè seguire la EMI e iTunes significa possedere una politica industrial-musicale che reagisce all'attacco dell' Europa egalitaria ribaltando da un lato la vecchia strategia discografica e dando il via dall'altro alla nuova era della musica digitale: ben vengano i diritti di restrizione ma sempre in nome di un patto tra le parti in gioco e non attraverso l' ingerenza (questa si eticamente contradditoria) di nazioni scontente (Francia e Norvegia in primis):

"Today, EMI is taking the next big step forward in the digital music revolution...ITunes has brought more than $1 billion in revenues to the record companies at no additional cost to them." Steve Jobs

Può essere accusata Google di riscrivere la storia, di visualizzare il passato e di commettere una ingiustizia ed un torto alle vittime dell'uragano Katrina? La CBS ci riporta un breve resoconto della faccenda, dove un frame non aggiornato diventa processabile e un servizio internet tacciato di negligenza:

" Google's use of old imagery appears to be doing the victims of Hurricane Katrina a great injustice by airbrushing history" Rep. Brad Miller

Un grande esperimento ha dato la possibilità di rivelare, senza distruggerli, i salti di luce dei fotoni attraverso l'utilizzazione di atomi che evitano il loro assorbimento (e quindi impossibilità di informazione sulle proprità delle radiazioni):

"The key to the experiment is a 'photon box', which is a cavity formed by two superconducting mirrors cooled to a temperature near absolute zero. A photon from the residual thermal radiation bounces back and forth over a billion times between the mirrors, which are placed 2.7 centimeters apart, before it disappears (as opposed to a mere million times for mirrors reflecting photons of visible light). On average, the photon travels a distance equal to the Earth's circumference" Science Daily

Davide De Caprio

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