lunedì 16 aprile 2007

Musica e comunicazione

La fonazione, la capacità di governare un linguaggio complesso sono senza dubbio una delle più affascinanti e peculiari caratteristiche dell’essere umano.

Noi abbiamo imparato a comunicare le nostre emozioni, i nostri pensieri sfruttando una caratteristica comune quasi a tutti gli esseri viventi:la capacità di produrre suoni facendo “vibrare” il proprio corpo .

Siamo riusciti nei millenni a dare un significato ai vari suoni emissibili con le nostre corde vocali.
Usando un termine utilizzato spessissimo in letteratura scientifica, spiegato nel mio precedente articolo; sappiamo dare un senso alle componenti spettrali dei suoni che udiamo.

Cercherò di fare una semplice analisi di come riusciamo a comprendere concetti ed emozioni.
Gli occidentali, codificano i concetti espressi da un loro simile solo in base al significato associato al tipo di parola emessa.

Gli orientali invece, utilizzano generalmente un linguaggio più complesso, in cui la codifica di un concetto è resa possibile sia dal significato associato al tipo di parola, che dall’intonazione con cui la medesima parola viene emessa.

Possiamo affermare dunque, che noi occidentali per la comprensione di un concetto, non ci curiamo del picco della componente spettrale dei suoni, ma solo dalle componenti “secondarie” dei suoni, e dal particolare ordine temporale con cui li udiamo.

Per comunicare invece un sentimento, un emozione, il picco della componente spettrale diviene di primaria importanza. Pensando ad esempio al sentimento dell’ira, noi la comunichiamo oltre che con determinati concetti, soprattutto con il “tono” della nostra voce.

Ciò indubbiamente vale per qualunque cultura, al di là delle ovvie differenze nel tipo di linguaggio utilizzato. Se oggi noi uomini indifferentemente dal nostro backround culturale, continuiamo a servirci del tono della voce per comunicare le nostre sensazioni, allora vorrà dire che questo è il modo più diretto e semplice in assoluto.

Dunque si può serenamente affermare che, la musica essendo un’astrazione concettuale basata proprio sul picco dello spettro dei suoni da noi udibili, è indubbiamente una forma artistica adattissima a comunicare le nostre emozioni.

Non lo ho detto ma è chiaro, che non usiamo solo suoni per comunicare tra noi bensì un commisto di tutti i nostri cinque sensi.

Però, per fare un semplice esempio della potenza della musica, si provi a strillare ad occhi chiusi un emozione qualunque, poi si apri gli occhi si chiuda la bocca e si provi a comunicare la stessa emozione solo tramite lo sguardo…..

Da qui la mia sincera comprensione della solitudine che le persone mute e maggiormente sordomute possono provare nella loro vita.

Ilario Ferrari

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