venerdì 11 maggio 2007

Thorin Scudodiquercia



Negli articoli in cui vi espongo i miei disegni, credo sia palese la mia propensione verso il fantasy ,genere artistico a me molto gradito, nonostante la mia indole di appassionato dell’arte in tutte le sue forme e generi.

Convinto di non essere l’unico cultore di questo indirizzo artistico, mi accingo a presentarvi il buffo ometto corazzato che vedete qui sopra, i cui tratti sono stati ispirati da un opera letteraria ovvero “Lo Hobbit” di John Ronald Reuel Tolkien.

Thorin Scudodiquercia è un fiero e direi regale esponente di una delle razze create da questo autore di romanzi fantasy, creatore di un universo fatato e fantastico che va sotto il nome di Arda, ovvero il mondo dove si trova sia la Terra di Mezzo sia Valinor ,il reame dell’Ovest.

Thorin fa parte della stirpe dei nani, abili scavatori di miniere e di gallerie sotterranee ,maestri fabbri e lavoratori di mitrhil, metallo più prezioso di qualsiasi pietra o lega nell’universo tolkeniano.

Citato una sola volta sia ne “Il signore degli Anelli” che ne “Il Silmarillion”, libri fondamentali per chiunque si voglia avvicinare alla lettura dei romanzi di quest’autore, questo personaggio svolge un ruolo da cooprotagonista nel libro de “Lo Hobbit”.

Egli fa parte ed è a capo di un gruppo di suoi simili, i quali ,aiutati dal mago Gandalf cercano aiuto presso lo hobbit (un’altra razza) Bilbo Baggins, volendolo coinvolgere nella missione che li spingerà oltre le Terre Selvagge del mondo, alla riconquista della Montagna Solitaria o Erebor, antico reame del popolo nanico, unico luogo dove Thorin potrà tornare “Re sotto la Montagna”,e diventato nel frattempo la tana di Smaug, un temibile drago.

Ecco come viene presentato Thorin ne “Lo Hobbit”.

“Bilbo corse per il corridoio arrabbiatissimo, completamente sconcertato e sconvolto: questo era il peggior mercoledì di tutta la sua vita!Aprì la porta con uno strattone e caddero tutti dentro,uno sopra l’altro.Altri nani, altri quattro! E dietro c’era Gandalf che stava appoggiato al bastone e rideva. Aveva fatto una bella ammaccatura sulla porta ,e, tra parentesi, aveva cancellato il segno segreto che vi aveva posto il mattino precedente.
“Attento! Attento!” disse “Non è da te far aspettare gli amici sullo zerbino, Bilbo, e poi aprire la porta come un fulmine! Permettimi di presentarti Bifur, Bofur, Bombur e specialmente Thorin!”
“Al vostro servizio” dissero Bifur, Bofur e Bombur stando in fila. Poi appesero due cappucci gialli e uno verde pallido, e anche uno azzurro cielo con una lunga nappa di argento. Quest’ultimo apparteneva a Thorin, un nano estremamente importante, non altri, anzi, che il grande Thorin Scudodiquercia in persona, che non era stato contento per niente di cadere disteso sullo zerbino di Bilbo con Bifur, Bofur e Bombur sopra di lui. Tra l’altro Bombur era enormemente grasso e pesante! Thorin in realtà era molto altero, e la parola servizio non gli uscì affatto di bocca, ma il povero signor Baggins si scusò tante di quelle volte che alla fine egli grugnì “per favore, non importa” ,e spianò il suo cipiglio.”


Thorin ,nano di stirpe reale, conserva un atteggiamento altero e aristocratico per maggior parte dell’opera, ma rimandando alla lettura del libro le potenziali curiosità scaturite, vi parlo della mia creazione.

Ho rappresentato il personaggio con l’armatura e le armi tipiche del suo popolo, mentre il ramo sul quale si appoggia altro non è che il suo scudo, dal quale il soprannome di Scudodiquercia. I tratti del viso sono ruvidi e sprezzanti perché con essi ho voluto rappresentare l’indole e il carattere del soggetto.

Accanto alla corona-elmo fatta di oro ho aggiunto particolari in cui il colore celeste chiaro sta ad indicare il mitrhil, chiamato nel libro anche con il nome di “veroargento.”, e le pietre preziose ,particolarmente amate da questo popolo di minatori.

Ho usato un effetto particolare nel rappresentare il colore della caverna retrostante la figura, si chiama “Cloud” ed è fatto per rappresentare al meglio le nuvole, ma con l’utilizzo di determinati colori è molto versatile su altre rappresentazioni.




Questo è il primo bozzetto di Thorin.
Come si può notare le linee del viso
lo rendono più dolce e mansueto
rispetto alla mia odierna
rappresentazione ,nella quale si staglia
oltre il mezzo busto per divenire una
figura più completa e minacciosa





Daniele Tartaglia

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