mercoledì 19 marzo 2008

Un mercoledì storico

“Researching Rhythm and Blues” articolo di Arnold Shaw apparso sul periodico Black Music Research Journal, Vol. 1. (1980), pp. 71-79.

(seconda parte, note in inglese e bibliografia)

Che il rock’n’roll sia una derivazione bianca dell’ R&B è incontestabile. Ma è difficile confondere i due stili. Nonostante che Elvis, Bill Haley, Eddie Cochran, e Jerry Lee Lewis, abbiano imparato il loro mestiere da artisti neri, non possono essere confusi con Little Richard, Bo Diddley o Muddy Waters. Sia da una prospettiva cronologica che estetica o sociale, il rock’n’roll non è R&B.

Cronologicamente l’R & B abbraccia un periodo di tempo che va dagli anni quaranta ai primi anni cinquanta, mentre il rock’n’roll emergerà nel 1955-56 circa.

Sociologicamente, l’R & B è un prodotto dell'esperienza nera in un mondo isolato, il quale ha escluso i neri dai night clubs, dagli showrooms, dai teatri, e dalle prime sale cinemaografiche, costringendoli a trovare divertimento in clubs ghettizzati e principalmente attraverso incisioni eseguite su juke-box in location per neri o nelle case [As a result of the shortage of R & B disks at a time when black purchasing power was rising and the major record companies had stopped recording black artists, the postwar years saw the emergence of hundreds of small, independent R & B record labels].

Esteticamente l’R&B era il prodotto di molte sonorità: boogiewoogie, jump blues, strumenti elettrici, e specialmente musica gospel nera. Essendo una musica vocale fatta per ballare, l’R&B è uno stile strascicato (shuffle) più che spedito (swing, nel senso di andatura spedita): il rock’n’roll riprenderà molte caratteristiche ritmiche dell’R&B, soprattutto gli elementi che rendono lo stile black differente dall’andamento delle big band [the afterbeat on a steady four; the influence of boogie; the triplets on piano; eight-to-the-bar on the top-hat cymbal; and the shuffle pattern of dotted eighth and sixteenth notes].

Diversamente dal Blues- rurale, classico, ed urbano- che rimaneva folk-created, l’R & B fu scritto da compositori individuali e da musicisti che usavano forme gospel, non le classiche 12 battute AAB. I professionisti che lo eseguono erano e sono neri, non bianchi, anche se poi lo saranno anche i primi musicisti rock’n’roll- Chuck Berry e Fats Domino tra gli altri.

Negli anni settanta, gli storici del rock peccavano meno di confusione che di negligenza. A parte il libro di Charlie Gillette, The Sound of the City (1970), e i miei studi, The Rock Revolution (1969) e The World of Soul (1970), non si trova un'asserzione esplicita o una chiara indicazione delle radici nere della storia del rock, nonostante il loro merito.

Comunque, dopo la metà degli anni settanta, cominciano a diffondersi parole a riguardo di una connessione e nel 1977 la paternità dell’ R&B nella generazione del rock’n’roll guadagnò il pieno riconoscimento nel mondo della cultura. Una storia generale della musica popolare, pubblicata nel ’77, contiene la seguente osservazione sull’origine della rock revolution: “Il Rhythm and Blues era la matrice che i compositori e i performers bianchi usavano nel fare della musica a loro propria immagine, indirizzata verso un pubblico prevalentemente giovanile. Quella musica era il rock’n’roll” (Ewen, D., All the years of American popular music)

Nel 1979, l’autore di un’altra storia generale della musica Pop, commentò in questo modo il brano “Houd Dog”, del disco di Big Mama Thornton: “C’è bisogno solo di ascoltare questo brano per sentire quanto dello stile e della sostanza del primo rock’n’roll era già presente nel rhythm and blues” (Hamm, C., Yesterdays, popular songs in America). Il Ryhthm and Blues, una musica giovane e pienamente formata nel 1949, doveva realizzare prima una paternità per vedere riconosciuto il suo valore.

Nell’indagare sull’R&B, lo storico e il biografo incontrano un numero di speciali problemi.

Nonostante la recente voga, molti suoi rappresentanti sono deceduti [12Louis Jordan, the Father of R & B, died in 1975 as did T-Bone Walker. That year also saw the death of Ivory Joe Hunter. Howlin' Wolf died in 1976 and Big Boy Crudup in 1974. Big Maybelle died in 1972 and Dinah Washington in 1963. Cecil Gant died during the peak of the R & B years in1951. Jesse Belvin was killed in an auto accident in 1960. Among the giants of record production, the necrology would include Saul Bihari of Modern, Leonard Chess of Chess Records, Herman Lubinsky of Savoy Records, Syd Nathan of King, and Don Robey of Duke1 Peacock], cosa che suggerisce l’importanza di legare la tradizione orale con le testimonianze dei viventi per un utilizzo in studi futuri.

Le informazioni ottenute da musicisti e produttori in vita richiedono una verifica accurata. Mancando in entrambi una obiettività storica, essi tendono a peccare di distrazione e gonfiature nel ricordare. L’ardente desiderio di dare una notizia importante è così persistente ed inevitabile che sono state fatte costantemente false rivendicazioni persino da individui ben intenzionati. Di conseguenza, il ricercatore deve basarsi su fonti stampate e registrate come corrette. Ma persino in questi casi si incorre in trappole.

La documentazione in relazione alle vendite dei dischi prodotti, quando è accessibile, può essere d’aiuto. Ma la maggior parte dei dischi R&B venne prodotta da piccole e indipendenti case discografiche. Queste etichette non sono le più attendibili fonti per la custodia di notizie, a volte per mancanza di personale e di competenza tecnica, ma più spesso per discutibili pratiche fiscali. Un certo numero di black artists ha rivendicato di essere stato ingannato sui pagamenti delle royalty. Negli anni sono state presentate delle azioni legali, alcune da parte dell’ American Guild of Authors and Composers (AGAC), in favore di compositori ed artisti di colore [B. B. King has sued Modern; Ruth Brown has sued Atlantic; Chuck Berry sued Chess's publishing arm (Arc); AGAC was negotiating with one of Presley's publishing firms when Big Boy Crudup died. Big Mama Thornton has said of her relationship to Peacock Records: "They cheated me. I didn't get ma money. After they gypped me, I ups and quit, and stayed quit."]. Una delle cause di fittizi record di incassi era dovuta all’evasione di imposte o altre tassazioni.

In alcuni casi le classifiche dei giornali possono avere un certo valore. Sono evidentemente un indice migliore del successo di un brano , rispetto alla testimonianza di un artista oppure alla memoria di un produttore. Possono essere d’aiuto per capire quando un artista ha cominciato ad avere successo oppure quando è uscito di scena. Ma all’interno dell’industria musicale è noto che etichette e distributori hanno avuto successo proprio manipolando a volte tali classifiche. Il ricercatore è perciò avvisato di ricercare sempre ulteriori corroborazioni dei dati, confrontando classifiche di un giornale con quelle degli altri.

In questo processo, l’industria della radiodiffusione può essere d’aiuto. Le trasmissioni radiofoniche sono monitorate dalle società che tutelano i diritti d’autore ["American Society of Composers, Authors and Publishers (ASCAP); Broadcast Music, Inc. (BMI); Society of European Stage Authors and Composers (SESAC)] e trasmettendo, le società provvedono agli elenchi di musica programmati negli show. Ma questi non sono facilmente accessibili e generalmente sono distrutti una volta che le informazioni vengono passate su computer.

Il ruolo della radio nell’ascesa e nel ritorno di fiamma dell’R&B è un soggetto che garantisce un' intensiva investigazione. Molti ricercatori, incluso chi scrive, si sono basati sulle registrazioni per studiare l’R&B, dato che sono più facilmente accessibili [Arista, a comparatively new label, has purchased the Savoy Records catalogue and is reissuing vintage R & B disks. Modern Records of LA is keeping many of its early singles available. Because of the expanding market for so-called collectors items, "underground" records may be found. Anthologies of R & B disks have been issued by many companies, including Atlantic, ABC, Paramount, Columbia, Specialty, and others.]

Ma come una musica da ghetto o regionale, l’R&B sviluppò il suo pubblico tramite piccole stazioni radio per il paese (5000 e 10000 watt). Inoltre, molti pionieri dell’R&B non solo si esibivano live, ma si prestavano anche come disk jockey. Il mio parere, come ho affermato in The World of Soul (1970) e in Honkers and Shouters (1978), è che il pieno e vero ruolo della radio in questo stile deve essere ancora stimato.

A tale proposito, è molto funzionale un incisivo studio sulle tangenti. Alcune informazioni sono disponibili come risultato di una investigazione legislativa avviata nel 1959-60 , sia a livello regionale che nazionale [Payola (tangente) was the subject of investigations by District Attorneys' offices in New York, Boston, Philadelphia, and other cities. A House sub-committee held hearings for 19 days in Washington, D.C. and issued a voluminous report: Responsibilities of Broadcasting Licensees and Station Personnel. Hearings before a Subcommittee of the Committee on Interstate and Foreign Commerce. House of Representatives, Eighty-sixth Congress. Sessions on payola and Other Deceptive Practices in the Broadcasting Field. United States Government Printing Office, 1960].

Dietro notizie sensazionali si nascondono questioni di particolare rilevanza per la storia dell’R&B.

Tali questioni hanno a che fare con: a) i salari pagati ai disk jockey neri; b) il divieto dei dischi R&B da parte delle stazioni bianche, che contribuì alla sindrome dell’insabbiamento del 1955-56 e al furto, da parte sempre dei bianchi, delle registrazioni black; c) il ruolo delle tangenti per assicurare una esposizione dei dischi altrimenti irraggiungibile alle orecchie del pubblico radiofonico; d) l’impatto delle tangenti nelle classifiche dei giornali; e) l’impatto delle tangenti nella carriera dei disk jockey [Is The two names that figured most prominently in the payola probes were Alan Freed and Dick Clark. But disk jockeys in other cities resigned or were dismissed in the 1959-60 period. Nevertheless, payola was in the headlines again in the 1970s].

Altri campi che possono essere ulteriormente esplorati nell’R&B:

1) La storia individuale delle maggiori labels R&B come Chess, Modern, King, Duke, Specialty, e Savoy [Surveys of R & B labels are to be found in Gillette (1970) and Shaw (1978). Charlie Gillette has written a history of Atlantic Records (See Gillette, 1975)].

2) La carriera e la vita di alcune figure chiave come Chuck Berry, B.B. King, Little Richard, Fats Domino, Ray Charles, Muddy Waters, Howlin' Wolf [Essays on and taped interviews with B. B. King, Bobby Bland, Aretha Franklin, Howlin' Wolf, Muddy Waters, Little Junior Parker, Bo Diddley, and others appear in Keil(1965), Guralnick (1971), and Lydon (1974). Ray Charles has written his own story (Charles and Ritz, 1977)].

3) L’intima relazione tra il gospel e l’R&B, sia in riferimento al repertorio che alle origini di artisti e gruppi R&B [In 1955-56 Ray Charles made the audacious move of taking gospel songs and substituting babeh for Jesus, turning them into R & B records: "This Little Light of Mine" became "This Little Girl of Mine," etc. Ben E. King did likewise with C. H. Tindley's great gospel song, "Stand By Me." Among R & B groups, the Dominoes, Dells, Five Royales, and Gladys Knight & the Pips, all began as gospel groups. Likewise, Dinah Washington, ClydeMcPhatter, LloydPrice, Sam Cooke, and Jackie Wilson, among many, many others, began by singing in church choirs and some went on to perform with gospel groups before they turned to R & B.]

4) La storia e il successo degli street-corner o "doo-wop" groups [Phillip Groia has done a yeoman's chore in They A11 Sang on the Corner (1973). His pioneer work, concerned as it was with the New York scene, opens the door to studies of other cities from which R & B vocal groups emerged. T h e Drifters (1971) by Bill Millar suggests the value of full studies of other major groups like the Coasters, Shirelles, Midnighters, etc.].

5) I produttori chiave dell’R&B come Sam Phillips della Sun; Ralph Bass della Black &White, Federal, e Chess; Leonard Chess della Chess; Jeny Wexler e Ahmet Ertegun dell’ Atlantic; Johnny Otis della Savoy; produttori indipendenti come Leiber & Stoller; Phil Spector della Philles; Berry Gordy, Smokey Robinson, e Holland-Dozier-Holland della Motown.

6) I songwriters più importanti come Lincoln Chase, Rose Marie McCoy, A. Nugetre, Jeff Barry, Leiber & Stoller, Clyde Otis, Johnny Otis, Otis Blackwell, Chuck Willis, Jessie Mae Robinson.

7) La relazione tra R&B e soul.

8) Il revival dell’R&B nei tardi anni sessanta.

9) La relazione tra jazz ed R&B.

Infine consentitemi di riprendere un passaggio dal mio libro Honkers and Shouter, che forse suggerirà l’importanza della ricerca nel campo dell’R&B: “L’R&B scaturì da una tradizione popolare ricca ed indigena, mentre la musica pop era ancora un miscuglio di influenze Europee. Alle atmosfere romantiche e sentimentali della generazione Tin Pan Alley, sostituì uno stile aspro e fatto di realismo terreo. La sua mancanza d’arte, essendo un impacciato prodotto amatoriale, introdusse freschezza sperimentale. Musica del corpo piuttosto che della mente, oppure musica del cuore, l’R&B realizzo una cronaca sociale in comiche playlets come “'Yakety-Yak” dei The Coaster e “Charlie Brown”.

“Più di qualsiasi altra cosa, l’R&B portò la vitalità nella musica pop- una vitalità che sommerse una generazione di adolescenti, bianchi e neri, europei ed americani. Né si dovrebbe sottovalutare il rapporto promosso tra giovani bianchi e neri, un ravvicinamento ancora irrealizzato in altri cammini della vita americana”.

Bibliografia di riferimento

Belz, C. The story of rock. New York: Oxford University Press, 1969.
Charles, R. and Ritz, D. Brother Ray. New York: The Dial Press, 1977.
Cohn, N., Rock. New York: Stein & Day, 1969.
Ewen, D., All the years of American popular music. Englewood Cliffs, New Jersey:
Prentice-Hall, Inc. 1977.
Garland, P., The sound of soul. Chicago: Henry Regnery Co., 1969.
Gillette, C., Making tracks, Atlantic records and the growth of a multi-billion dollar
industry
. New York: E. P. Dutton, 1975.
The world of soul; the sound of the city. New York: Outerbridge &
Dienstfrey, 1970.
Gleason, R. (Ed.), Jam session, an anthology of jazz. New York: G. P. Putman's
Sons, 1958.
Groia, P., They all sang on the corner. New York: Edmond Publishing Co., 1973.
Guralnick, P., Feel like going home. New York: Outerbridge & Dienstfrey, 1971.
Hamm, C., Yesterdays, popular songs in America. New Yorki London: W. W.
Norton & Co., 1979.
Hit Parade (Britain), January, 1957.
Hopkins, J. The rock story. New York: The New American Library, 1970.
Jahn, N. Rock. New York: Quadrangle The New York Times Book Co., 1973.
Jones, L. Blues people. New York: William Morrow & Co., 1963.
Keil, C. Urban blues. Chicago & Londoni The University of Chicago Press, 1966.
Lydon, M. Boogie lightening. New York: The Dial Press, 1974.
Marcus, G. Mystery train, images of America in rock 'n' roll music. New York: E. P.
Dutton & Co., 1976.
Meltzer, R. The aesthetics of rock. New York: Something Else Press, 1970.
Millar, B. The drifters. New York: The Macmillan Co., 1971.
Redd, L. N. Rock is rhythm and blues. Lansing, Michigan State University, 1974.
Shaw, A. Honkers and shouters: the golden years of rhythm 6 blues. New York:
Macmillan Publishing Co., 1978.
The world of soul: black America's contribution to the pop music scene.New York: Cowles Book Co., Inc., 1970.

D.D.C

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