mercoledì 26 marzo 2008

Luoghi d'ascolto

Cenni alla correzione dell'acustica

E’ stato chiarito, che il gioco di volume tra due diffusori combinato con l’incapacità dell’essere umano di percepire come distinti due suoni che giungano all’orecchio con distanza inferiore a 25ms, genera una distribuzione spaziale del brano che ascoltiamo, ovvero l’inganno stereofonico.

Il problema della progettazione oppure (più frequente) della correzione acustica di un luogo d’ascolto, è proprio rispettare quanto più possibile tale inganno stereofonico.

Ogni stanza indipendentemente dalla sua forma ha delle proprie frequenze di risonanza che distribuiscono l’energia sonora in modo non uniforme, generando quelli che comunemente chiamiamo rimbombi.

Contrariamente a quanto si può pensare, non esiste un modo per eliminare i rimbombi cambiando la geometria della stanza (cosa peraltro spesso impossibile), perché comunque sia la pianta, ogni stanza possiede uno specifico modo di riflettere l’onda sonora…

Perciò dal punto di vista delle risonanze il luogo migliore è quello in cui è possibile muovere liberamente i diffusori ed il punto d’ascolto alla ricerca della migliore distribuzione dell’energia delle risonanze e dove è possibile l’impiego di trappole acustiche a larga banda negli angoli.

I buoni studi di registrazione hanno delle trappole per le basse frequenze incorporate nei muri in prossimità degli angoli. Ciò in genere è molto efficace.

Si può comunque dire che:

- La stanza cubica è la peggiore, in essa essendo le pareti di uguale altezza lunghezza e larghezza le risonanze hanno energia tripla .

- La stanza a pianta rettangolare è migliore di quella quadrata.

- La peggiore di tutti è la stanza irregolare di forma a “L”.

Per quanto riguarda i muri, più sono spessi e solidi e meglio è sia per l’impatto delle basse frequenze, che per ottenere un buon isolamento acustico.

Le pareti di carton-gesso vibrano molto e per questo motivo sono fortemente sconsigliate.

Il soffitto è meglio alto che basso, l’altezza ottimale dovrebbe essere omogenea e compresa fra i 270 e 360 cm .

Il pavimento invece è consigliabile in legno, i peggiori sono quelli in marmo, estremamente riflettenti.

Ci sarebbero poi numerose questioni da affrontare come tende finestre mobili, divani…In generale si deve assumere come regola: “Non va bene tutto ciò che vibra” ovvero tutto ciò che produrrà un suono che si andrà sommando a quello che voglio ascoltare, modificandone lo spettro.

Per quanto riguarda la posizione di diffusori mobili e quant’altro si abbia nella stanza, l’ideale sarebbe poter disporre di una perfetta simmetria almeno dal punto d’ascolto in avanti : guardando al centro del fronte sonoro, ciò che l’ascoltatore vede a destra dovrebbe essere speculare a ciò che c’è a sinistra del suo campo visivo.

Per ultimo, esiste un metodo per determinare i due punti sulle pareti dove si riflettono maggiormente i suoni emessi dai diffusori, detto “ricerca del raggio di luce”.

Si dispone una striscia di materiale riflettente sulla parete, utilizzando una lampadina in grado di emettere una fascio di luce abbastanza potente e stretto e seduti al punto d’ascolto, si punta il fascio di luce sulla striscia a muro fino a che il riflesso della luce non illumina il diffusore. Il punto dove la luce riflette è il punto su cui intervenire. L’operazione deve essere fatta sui due lati e per entrambi i diffusori trovando così i quattro punti di riflessione omolaterale e controlaterale.

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