mercoledì 5 marzo 2008

Breve storia dell'hip-hop

Parte IV – La rinascita




Gli omicidi di Tupac e BIG hanno effetti devastanti sulla scena hip-hop. Dopo anni di escalation di violenza nei dischi e sulle strade, ci si rende bruscamente conto che il gioco è andato davvero troppo oltre, e il movimento inizia anno dopo anno a perdere seguaci. Paradossalmente è un bianco a invertire la tendenza.

Eminem, whitey ma protetto da Dr.Dre, nel bienno 2000-01 vende più di dieci milioni di copie dei suoi primi due dischi, rilanciando un genere in difficoltà.

Si apre una nuova età dell'oro, caratterizzata dal superamento delle tensioni East - West (anzi, molti sono gli artisti che collaborano da una costa all'altra), dal consolidamento delle scene locali in tutto il mondo e da una virata del sound verso ambiti più festaioli.

Campioni del club rap sono Nelly, dalle rassicuranti rime da party, e 50 Cent, newyorkese ma forse il più appropriato erede della scuola gangsta, con i suoi racconti di violenza e microcriminalità urbana.

Nei primi anni del nuovo millennio si affaccia alla ribalta anche la scena del Sud degli States, il cosidetto Dirty South, con un sound caratterizzato da uso massiccio di synth su ritmi spezzati, mentre il rap recede a livello di incitamento come ai primordi del genere.

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