giovedì 28 giugno 2007

Come fare musica originale?

Mi sono trovato spesso ormai, in quanto musicista, dinanzi alla tipica domanda che ci si sente porre quando si eseguono brani inediti:

Ma come si fa a non copiare gli altri? Le note non sono sempre sette?

Innanzitutto, potrà sembrare banale ma sfatiamo il mito che le note sono 12 , per esempio do diesis è una nota!

E poi ricordiamoci che il sistema tonale è una schematizzazione (classificazione) delle frequenze di noi occidentali, che abbiamo con il tempo stabilito che un intervallo di frequenze più basso del semitono è poco utilizzabile a scopi artistici nonché poco udibile ai più…

La musica però non è una ponderata combinazione di picchi di frequenze, cosa che peraltro sarebbe impossibile, bensì combinazione di frequenze che possiedono un picco principale, dunque essendo le frequenze infinite, ed essendo impossibile ripetere esattamente qualunque suono due volte di seguito (anche con strumenti elettronici), a rigore matematico è impossibile copiare un brano musicale……..

Ciò sembrerà pure un inutile sillogismo, ma è la motivazione principale secondo me per cui la musica (come tutte le forme d’arte che non esprimono direttamente concetti) è individualità ed unicità.

E’ chiaro che una persona che ha posto quella domanda iniziale, non intendeva riferirsi proprio a questo, ma piuttosto al fatto che, è facile cadere nell’errore di esprimersi attraverso degli schemi pre-impostati nel nostro cervello, derivanti dalla nostra esperienza musicale, che in quanto tali sono facilmente riconoscibili anche da un ascoltatore.

In virtù di quanto detto però, un brano musicale veramente sincero, cioè che sia autentica espressione di un esigenza dell’artista, non può non essere originale e riconosciuto come tale dai più.

Dal mio discorso vorrei poi trarre un’altra conclusione importante:

Lo sfrenato desiderio di ricercare nuove forme di espressione, se mosso da una pulsione simile a quella di chi ha posto la domanda da me tanto discussa, non porterà nulla di buono, perché si perde di vista proprio il fatto che la musica è prima di tutto individualità ed irripetibilità, le uniche due cose che un musicista deve seriamente ricercare dentro di sé, null’altro.

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