lunedì 26 marzo 2007

Wireless news e una coda senza regole

Sembra che oggi sia una giornata wireless sulla carta stampata. Due edizioni europee, Herald Tribune e Wall Street Journal, ci riportano alcuni recenti ritrovati senza fili e non, sempre più pieni di servizi, sempre più caratterizzati dalla possibilità di ritrovare le tracce di quella pletora di operazioni che facciamo:

Eric Sylvers descrive il cosiddetto M:Metrics, esattamente un servizio che rivela esattamente quello che il cellulare fa (chiamate, costi, durata, navigazione, musica, giochi, televisione, etc..), una sorta di camera di compensazione che ridistrubuisce i dati raccolti al cliente. L'utilità nasce dalla possibile nuova strategia di mercato che gli inserzionisti potrebbero sfruttare analizzanado una tale mole di informazioni.

Amol Sharma ricostruisce una breve storia del cellphone dall' introduzione del web alle prospettive Wi-Fi, fino a presentarci una sbirciata nei nuovi servizi:

MobiTV ("..straming clips of news, sports and entertainment programs...the company says it is working toward a future when users will be able to pay one fee to subscribe to TV service and watch it in any Internet-capable device, whether is a mobile phone, a Pc or a television..").

NTT DoCoMo ("..has already signed up 1.3 milion customers for its mobile credit-card services..").

Polymer Vision ("..there is a potential solution in the works for the display issue as well...a Netherlands-based spinof of Philips Electronics NV, has developped a rollable paper-like display technology that consumers would unfold to create a large screen for their small device,making it easier to watch movies, view maps and surf the Web..").

Non potrei non finire sul web, perchè nonostante questo "bid to boost revenue", queste spinte o impulsi vitali per nuovi grandi passi oltre che tecnologici anche ecomonici, di movimenti di informazioni e capitali, vengo a conoscenza tramite Bintmusic.it della proposta di sanzionare i-Tunes sulla base del non possibile ascolto dei brani scaricati su altre piattaforme che non siano i-Pod.

Dice il commissario della tutela dei consumatori Maglena Kuneva: "Trovate normale che un cd possa essere letto da tutti i lettori cd, mentre una canzone acquistata su iTunes possa essere ascoltata unicamente attraverso un iPod...qualcosa deve sicuramente cambiare".

Credo, di fronte al caso dowload, che il problema non sia il dominio incontrastato di una major, ma la presa d'atto nei confronti di un nuovo mercato, di una nuova serie di materiale sonoro (che non è equiparabile ad un cd), ad una nuova velocità di acquisto e ad un rapporto completamente diverso con l'ascolto, il tutto basato su un' unica piattaforma fatta a ragnatela chiamata web la quale, purtroppo o per fortuna, sussite senza la "regola" in un vasto mercato libero di farsi concorrenza e meriti sul campo.

Il mezzo al di là d'essere un messaggio (pubblicitario o commerciale che si voglia) è il modo più istintivo di trovare consenso e successo: non ponete, cara UE, limiti al mezzo ma cercate di indagare le ragioni che l'hanno fatto valere e l'atteggiamento che può meglio regolarlo ma non nei fatti ma nella teoria, che a monte nessuna istituzione a mai indagato (nella pratica è ormai tutto completatao, tutto scaricato, tutto digitato!) .

Internet e il suo mercato è la prima istituzione neutra e senza radici, piena di comunità ma vuota di scopi, è contenitore cui manca l'antico, il necessario ed oserei dire il senso di colpa del perseverare nell'aggiornamento.

E' difficile regolarlo, ci si può provare, ma si deve ammettere l'inadeguatezza di qualsiasi conoscenza tuttora sperimentata per arrivare a farne una leggittima e garantista bandiera della legalità e del formato universale.

Spero che queste riflessioni rendano bene o almeno stuzzichino la cogenza del rapporto tra tecnologico ed umano, tra il neutro e l'animoso, tra l'algoritmo e il razional-passionale: possiamo regolare il neutro, possiamo rendere necessario il vuoto, ne possiamo predicare le stesse caratteristiche di una finzione piena, possiamo dirigerlo e ammetterlo come naturale o almeno regolabile secondo natura?

Al prossimo post

Davide De Caprio

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