giovedì 29 marzo 2007

Esagoni da Saturno e un Darwin che non pubblicò causa lavoro

A volte le notizie si accavallano e non riescono più ad avere un fine a cui tendere.

Capita che rovistando tra i giornali si colga poco mentre per vie insospettabili (la fortuna, lo sbaglio, una fonte mai immaginata) si riesca a raccogliere un insieme di collegamenti.

Un blog è esenzialmente un commentary fatto di link, di spunti, di stralci da commentare o soltanto virgolettare.

Keplero applicò nel suo sistema planetario un fondamento geometrico basato sull'associazione di poliedri regolari inscritti nelle sfere celesti. Bene, nella sfera di Saturno veniva a trovarsi un esaedro, ma è una pura coincidenza che la sonda Kevin Baines, atmospheric expert and member of Cassini's visual and infrared mapping spectrometer team at NASA's Jet Propulsion Laboratory, Pasadena

L'accavallarsi di fatti e di tempi è tipico della storia, la quale non è mai semplicemente un fatto nè così facilmente attualizzabile. I tempi, soprattutto nel web, si assottigliano, perdono di importanza, si neutralizzano dando così l'immagine di un continuo assoluto senza quantità infinitesimali da limitare.

Leggo allora le ragioni prosaiche della tarda pubblicazione de "On the Origin of Species", ossia non si trattava di paura di castighi ecclesiastici e denunce della chiesa ma solo di ripensamenti e workload:

"But John van Wyhe, at Cambridge University, argues that the common interpretation of "Darwin's delay" is not correct. Darwin did not hold back his work On the Origin of Species to avoid a hostile reaction among his peers or denunciation by the church. Instead, he was tied up with writing about his travels around the world on the Beagle and other projects." The Guardian

L' illusione più grande è quella di cercare di interpretare tutto con una sola tesi, mentre una incompletezza sempre maggiore bussa alla porta di ogni fondazione logica del ragionamento stesso (Goedel ne è la prova). Questa definizione di storia è talmente forte da essere facilmente riscontrabile nella sequenza di news che non possono non colpirci e non renderci il nostro tempo più vicino alla digitazione che alla comprensione attenta.

Scriveva un grande storico della scienza come Alexandre Koyré: "In storia non è possibile evacuare i fatti e spiegare tutto".

Ecco perchè ritengo che la rete sia altrettanto difficile da giostrare come la storia, perchè fondamentalmente ne è un elemento, una fonte e come tale ha bisogno di contenere ogni risvolto del pensabile e visibile.

Mi meraviglio di chi pensa la storia come un passaggio semplice, non faticoso, chiaro e limpido, così penetrabile da non ammettere contraddizioni.

Peggio ancora chi crede che l'interpetrazione che se ne dà sia totalmente da evitare per l' uomo, essendo sempre "l'uomo" parte di un mutamento e non leggittimato a stabilire qualcosa nella storia, ma più che altro proteso a mostrarsi cinicamente entusiasta per come l'opera degli esseri si riduca a passaggio passivo e privo di responsabilità (un uno macchina senza neanche più un Dio passivo) .

Sono andato oltre, trapassando le news, ma è ovvio ormai che il mio angolo in questo blog è quello degli interrogativi della conoscenza e dei suoi limiti, della storia e dei suoi fatti, e di conseguenza delle news e dei links ad essi associati: una pletora di informazioni e dati che non si smistano soltanto con un click del mouse, poichè dietro un siffatto gesto rimane sempre e soltanto l' uomo (non macchina), l' essere vivente, pensante e dialogante con i fatti e la loro credenza, con l'attuale e l'inattuale.

Buona navigazione

Davide De Caprio

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