venerdì 18 aprile 2008

Il Drago Jena ( Dracon Ridens)

I mio ultimo rifacimento del drago.

Già nelle storie precedenti il ciclo bretone della letteratura anglosassone , veniva citata la lotta di due draghi , gli stessi che nella leggenda il mago Merlino , molti anni dopo scorse imprigionati sotto le fondamenta del castello di Vortigern, un'ala del quale crollava sempre a causa della presenza di queste creature.

Proprio prima di essere imprigionati questi due draghi , per simbologia uno rosso e l'altro bianco, si contravano in una lotta annuale che non avrebbe mai coinvolto gli abitanti del regno vicino se non fosse per un particolare, il grido di guerra del drago rosso.

A causa di quel grido, secondo la leggenda, che durava settimane intere, le donne abortivano , alcuni impazzivano , le galline smettevano di produrre uova e le mucche non producevano più latte , le stesse piante sembravano avvizzire , condannando così la popolazione alla fame.

Nella mia immaginazione bambinesca fui così colpito dalla storia del grido del drago rosso, che volli immaginare quel drago come appartenente ad una specifica razza di drago ,e quindi ecco spiegata l'ispirazione per la realizzazione del Drago Jena.

Forse qualcuno si chiederà come mai questo è il primo drago da me presentato che reca in parentesi anche una sottospecie di nome scientifico:la risposta è semplice , dal momento che quel nome è stato apposto solo dopo aver colmato la mia ignoranza puerile ed aver scoperto che forse non tutti nell'Europa medioevale , quando immaginavo fosse sorto questo drago,potevano conoscere la parola jena .

Nonostante possa sembrare di nole massiccia e grande non lo avevo immaginato un grande drago e ,proprio per questa caratteristica avevo ideato ,pensando all'ispirazione ricevuta dal racconto bretone, una sua peculiarità:un grido gutturale acutissimo che stordiva prede e nemici e grazie al quale era ingrado di uccidere le prime e fuggire i secondi.

















Il penultimo rifacimento del Drago Jena(sopra) e il suo primissimo bozzetto(a destra)












Per quanto riguarda i tratti della creatura e in generale le caratteristiche del suo aspetto , posso dire che questo è il drago disegnato da me al quale sono più affezionato , perchè dovete sapere che fu il primo drago in assoluto di Monsters,la mia piccola enciclopedia illustrata di mostri mitici e leggendari , arricchita da quelli partoriti dalla mia immaginazione.

E parlando di immaginazione possiamo dire che il drago Jena fu veramente quello in cui io mi sbizzarrii nel trovare quante più caratteristiche apporvi, dalle protuberanze ossee sul dorso e sotto la mascella alle corna disposte in modo particolare, dall'aspetto degli occhi a quello della conformazione mascellare, in poche parole grazie al ciclo bretone ebbi l'ispirazione , ma la mia immaginazione ha voluto la supremazia nel tracciare questa creatura.

Storia riadattata del Drago Jena tratta dal quaderno di "Monsters".

"Vi sono alcune incertezze sull'origine del Drago Jena.Infatti il suo sorgere , esattamente in corrispondenza con l'inizio della rovina della razza Claisthros , ha fatto presupporre che questa creatura non fosse altro che una possibile forma assunta da quella razza , per la propria sopravvivenza. Verrebbe così spiegata anche l'estinzione della stessa razza del Drago jena , qvvenuta per una moria in credibile di esemplari , conseguenza forse di uno sforzo a sopravvivere perpetrato troppo a lungo.
Era un drago conosciuto per la sua incredibile ferocia e venne più volte avvistato in diverse zone del mondo , scambiato molte volte con la Viverna , per il gusto di uccidere le sue vittime,evidente nelle sue azioni.
Anche se aveva la capacità di emettere un respiro bruciante come il fuoco, la sua arma principale , sia nella caccia sia nella difesa era il suo urlo gutturale.
Era un urlo acutissimo che assomogliava in qualche modo al verso delle jene, alla loro risata demoniaca , grazie al quale stordiva le proprie vittime e le uccideva senza esitazione.
A differenza del Claisthros , suo probabile progenitore il Drago Jena cacciava in gruppo e utilizzava tattiche di predazione, degne di un branco di leoni.
Il motivo di questa solidarietà risiede nel fatto che non era un drago particolarmente grande , gli esemplari più grandi misuravano appena quattro metri di lunghezza e poco più di due in altezza, altro motivo che fa pensare alla sua possibile provenienza genetica."

Passando alla parte tecnica della rappresentzione , ancora una volta devo dire di non aver usato alcun effetto particolare , l'unico è quello del fumo che fuoriesce dal vulcano e che si chiama "clouds"(nuvole) perfetto per dare effetti quale il fumo o il fuoco ardente .

Daniele Tartaglia

1 commento:

Anonimo ha detto...

bravo............ ti dico così per non dirti altre cose.
da BASCJJ