venerdì 24 agosto 2007

Kittelsen, il padre dei Troll



Un ritratto di questo straordinario artista norvegese ad opera di Christian Krohg .

Tra i soggetti preferiti dagli artisti è inutile negare che speso troviamo leggende popolari o creature fantastiche, miti atavici o fantasie recenti ed è raro trovare artisti che siano capaci di trasfigurare le loro opere fino a renderle una versione domestica e quotidiana di una realtà differente.

Theodor Severin Kittelsen è uno di quei pochi artisti che si è spinto oltre il muro dell’illusione artistica per renderci partecipi del mondo che è andato tracciando con la penna o il pennello.

Nato a Kragerø nel 1857, in Norvegia, Kittelsen amò sin da subito il mondo della pittura , infatti cominciò giovanissimo a studiare e a cimentarsi in questa sua passione, riuscendo a suscitare l’interesse di colui il quale avrebbe rappresentato un mecenate per l’artista, Diderich Maria Aall, il quale gli diede l’opportunità di entrare nella scuola d’arte di Cristiania e , in seguito , di continuare i propri studi a Monaco di Baviera.

Dal 1879 in poi Aall non potè più supportare economicamente l’artista che allora cominciò a guadagnarsi da vivere in modo autonomo collaborando con riviste e quotidiani tedeschi, lavorando anche in quel di Parigi , dove molte volte fu costretto a patire la fame a causa della carenza di lavoro, il quale fu segnato dalla difficoltà del periodo passato.

Nel 1889 tornò in Norvegia e conobbe la sua futura consorte, la quale sostenne sempre l’operato del coniuge assicurandogli uno spazio protetto da distrazioni esterne all’interno delle mura domestiche.

Kittelsen , da grande appassionato di folklore scandinavo quale era , riverso nelle proprie tele questa sua passione, specializzandosi soprattutto nella rappresentazione dei Troll, creature grottesche e magiche della mitologia scandinava che si identificano con una razza di giganti.

I Troll nella mitologia nordica stavano a simboleggiare le forze incontrastabili della natura, ed è proprio di ciò che si caricano le opere del Kittelsen, il quale ritraeva i suoi soggetti sempre nel loro ambiente naturale .



Nøkken, 1887-92 ( Lo spirito dell’acqua), meglio conosciuto come “Il Troll di palude



Skogtroll, 1906 (Il troll del bosco),come si può notare il troll in questione fa mostra del suo unico occhio, un occhio dotato di poteri oscuri e terribili secondo la mitologia.

Kittelsen operò sino alla morte, avvenuta a Jeløya nel 1914, rappresentando nelle sue tele anche le altre fiabe del mito nordico, alcune delle quali valutate postume a cifre epocali nella storia dell’arte.

Considerato un artista neo romantico o naive, Kittelsen si presenta com un artista molto conosciuto e apprezzato a livello nazionale, ma poco famoso nel panorama internazionale, restando comunque una personalità artistica brillante nel suo genere e un pittore capace di calare lo spettatore nel mondo rappresentato.



Daniele Tartaglia

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