venerdì 7 settembre 2007

La body-art:Il corpo diviene opera

Le tendenze artistiche hanno raggiunto campi inaspettati, improvvisi, talvolta sconvolgenti nella loro bizzarria geniale, nel loro essere all'inizio originali, daprendere come modello pe i posteri che vogliano cimentarsi nello stesso tipo di arte.

Ed ecco che vediamo contadini fare dei veri e propri ritratti su campi di foraggio, ecco come semplici cuochi o operatori gastronomici sfornare delle vere e proprie sculture da frutta e ortaggi, oppure personaggi stravaganti che, non paghi del solito rudimentale castello di sabbia, creano dei bassorilievi magnifici e vere e proprie cittadelle nella parte della spiaggia antistante il bagnasciuga, arti effimere ma certamente di impatto agli occhi di chi le osserva.

Il campo dove l'arte nasce per durare ancorata alla vita di chi ne è portatore, fatta quindi per durare vita natural durante, tranne nei casi in cui si desideri il contrario, è quello della cosiddetta body-art.

Chi di noi non ha mai visto un tatuaggio o parti del corpo umano fuse con l'acciaio, quasi a sembrare un portaspilli di piercing ?

Molti nemmeno considerano la body-art come qualcosa da annoverare tra le arti e le tecniche artistiche tradizionali, ma è qui che sta l'errore di chi si ferma alla prima opinione.

Questo perchè niente più di quest'arte, come io la considero, richiede cura, dovizia, sacrifici, pazienza e attenzione, perchè nessuna tecnica artistica odierna trova la propria origine neglia atavici yempi della nostra preistoria come la body-art, la quale nell'epoca delle sue origini simboleggiava il desiderio umano di avvicinarsi di più all'invisibile mondo della religiosità o di unore il proprio corpo agli elementi più puri della nostra terra, del nostro mondo.

Mentre oggi ci si tatua per trasgressione o si ricorre alle varie mode del piercing o del marchio a fuoco per ribellione contro gli schemi perfezionisti di una realtà medio-borghese, in passato la pratica del tatuaggio, del piercing e della marchiatura a fuoco erano connotate da un'aura di misticismo e tradizione magica.

Basti pensare ai Maori della Nuova Zelanda o dell'Australia per vedere come i loro corpi decorati dall'inchiostro o dai monili fissati alla loro pelle, facciano parte di una tradizione secolare che si perde negli usi di una civiltà che non ha voluto rinunciare alla primitività.

In tempi odierni la body-art, come qualsiasi arte prolungata nel tempo, si è evoluta seguendo la via della sperimentazione e dell'innovazione, così si è passati a veri e propri impianti chirurgici che vanno a conferire al corpo caratteristiche come corna o rilievi particolari sottopelle, grazie all'inserimento di forme di acciaio chirurgico sotto l'epidermide.

Cade quindi il canone dell'arte su tela o materiale, cade il concetto di un'arte esposta a tutto il mondo,l'arte diventa parte della propria essenza personale, resa nota solo a pochi eletti o comunque a meno spettatori di quanti ne abbia l'arte "canonica".

il corpo diviene così portatore di arte ed il dolore provato per sobbarcarsi di simile carico non sminuisce la soddisfazione finale dell'opera comlpetata, a volte dopo sedute durate mesi, dal mio punto di vista un sacrificio sublime e accettabile a chi si dona all'arte, secondo l'opinione di molti una trovata sciocca e trasgressiva di balordi, scapestrati e sempliciotti.

Daniele Tartaglia

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