venerdì 21 settembre 2007

Hans Ruedi Giger-Quando la carne e il metallo si fondono.


Hans Ruedi Giger immortalato in una foto recente

Hans Ruedi Giger è lo pseudonimo artistico di Hans Rudolph Giger, un artista degli effetti speciali nonché pittore svizzero, creatore insieme a Carlo Rambaldi della creatura aliena del film di Ridley Scott “Alien”.

Nato a Coira in Svizzera nel 1940, trascorre un’infanzia felice, passata a studiare le boccette variopinte nella farmacia del padre. In seguito frequenta un corso di design in un’accademia di Zurigo, la stessa città che comincia ad accogliere le mostre delle sue opere, che accolgono molto successo , grazie anche all’abilità che questo artista svizzero sviluppa con l’aerografo.

Infatti questo strumento gli permette di definire con un risvolto unico la sua tendenza pittorica del bicromismo che caratterizza le sue opere, rendendole inquietanti anche al pubblico di aficionados che man mano va costruendosi intorno alla sua figura.

Gli anni che seguirono le prime mostre furono sconvolti dalla morte per suicidio della sua prima consorte, continuando tuttavia ad essere popolati dalle sue opere raffiguranti i cosiddetti “Biomeccanoidi” organismi futuristici in cui il metallo e la carne si fondono a creare una creatura abominevole e spettrale, un incubo incarnato.

La sua fama raggiunge ben presto anche il mondo del cinema, infatti nel 1978 Ridley Scott decide di contattarlo per il progetto che sta mettendo in atto con Carlo Rambaldi .

Ai due il regista commissionerà la creazione del vero protagonista del film fantascientifico “Alien”, ovvero la creatura aliena che , si può notare, rispecchia benissimo la struttura fisico-organica dei “Biomeccanoidi”, e grazie alla quale Hans riesce ad ottenere un successo che gli varrà l’Oscar “Per i migliori effetti speciali”.

Ma i suoi progetti cinematografici non si fermano qui, infatti collabora con alcuni disegni al progetto di “Dune” di Alejandro Jodorowsky , poi ripreso da David Lynch, il quale gli lasciò mano libera solo per qualche ambientazione, mentre dà vita ad una nuova creatura nel film “Species”, il quale tuttavia non riscuote un tasso di gradimento elevato come quello di Ridley Scott.

Risposatosi, ora è ancora attivo con le mostre delle sue opere, uno degli artisti contemporanei più inquietanti e moderni del nostro tempo.


Un "Biomeccanoide", l'esempio del concetto espresso dall'arte di Giger

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