Il disco della settimana
Ghemon
Primo disco "long playing" per Ghemon, dopo l'ottimo EP "Qualcosa cambierà". Il rapper campano dimostra nell'arco di ben 20 tracce (e nessuno skit) tutte le qualità che fanno di lui il volto nuovo più promettente del rap italiano, almeno per quanto riguarda il versante conscious: buona scelta di strumentali, fornite da molti produttori diversi (tra i quali spiccano indubbiamente le produzioni di Shocca e Frank Siciliano), un feel sul beat e una attitudine vocale maturi, e soprattutto liriche profonde ma senza risultare pesanti.
Spiccano fra gli altri pezzi la title track e Fattore inatteso, con un bizzarro ritornello psichedelico cantato da Hyst. Alla fine dell'ascolto (il disco dura più di un'ora) l'impressione è che si potesse tagliare qualche pezzo per snellire, ma “La rivincita dei buoni” dimostra senza dubbio come Ghemon sia in grado di aprire come pochi altri nuovi scenari al rap nostrano.
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